La ZSC Monte Paratiello, sita all’interno del territorio di Muro Lucano, è caratterizzata dalla presenza di 4 Habitat di interesse comunitario, tra cui si rinviene l’ Habitat 8310 Grotte non ancora sfruttate a livello turistico che, pur nell’esiguità della superficie occupata, risulta essere di elevata importanza dal punto di vista naturalistico, in particolare per quanto riguarda la fauna ad esso afferente, caratterizzata da specie animali molto specializzati e spesso strettamente endemici, in buona parte riferibili all’Allegato II della Direttiva Habitat (Es.: Mioniopterus schreibersii e Rhinolophus ferrumequinum, entrambi appartenenti all’Ordine dei Chirotteri).

Si tratta di una cavità di origine carsica, localmente definita “Vucculi” (buchi), il cui ingresso è situato a 1100 m s.l.m. e che, oltre ai peculiari aspetti naturalistici sopra illustrati, risulta particolarmente interessante dal punto di vista speleologico grazie alle formazioni in essa presenti (stalattiti e stalagmiti), di grande rilievo scientifico ed escursionistico. L’entrata della grotta è servita da un sentiero, attualmente non percorribile che necessita di essere ripristinato in più punti: il sentiero, di particolare pregio paesaggistico, attraversa una cenosi a Fagus sylvatica, afferente all’Habitat 9220 Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis, caratterizzata dalla presenza di faggi maestosi e, nel sottobosco, da splendide orchidee nemorali.

In tale contesto territoriale, la presente idea progettuale si pone l’obiettivo di intervenire con azioni di ripristino e tutela sugli habitat citati, andando, contestualmente, a valorizzare la fruibilità attraverso il miglioramento dell’accesso ed alla fruizione della “Grotta dei Vucculi”, attraverso interventi con tecniche ecocompatibili (interventi selvicolturali, piccole opere di ingegneria naturalistica) e di incentivazione della conoscenza dell’area (marketing territoriale).

Si prevede di intervenire con le seguenti azioni:

• Riqualificazione degli habitat nell’area limitrofa alla “grotta dei Vucculi”
• Marketing territoriale e digitale;
• Recupero e riqualificazione di percorsi e sentieri pedonali per
• raggiungere il sito;

• Interventi per migliorare l’accesso e la fruibilità delle aree di attrazione naturale nel rispetto dell’integrità e riproducibilità delle risorse interessate.
• Valorizzazione del patrimonio naturalistico;
• Sostegno ai processi di valorizzazione e sviluppo indotti dalle attrattive naturali attraverso la promozione di attività a contorno (escursionismo, sport, svago e tempo libero) e di servizi di supporto a contenuto innovativo (accoglienza, visite guidate e visite virtuali).

In linea con il quinto Essential di MCR 2030, nell’ambito della strategia #weResilient  e come azioni specifiche di Resilience Hub, salvaguardare le Aree protette, per potenziare le funzioni protettive offerte dagli ecosistemi naturali. Identificare, proteggere e monitorare gli ecosistemi naturali all'interno del territorio  provinciale per la messa in campo di uno sviluppo sostenibile e  per la riduzione del rischio di disastri