Sulla base degli scenari e sulle mappe di rischio dell’Essenziale 2, questo Essenziale include:
- La zonizzazione dei terreni e la gestione dello sviluppo urbano per evitare di aggravare i problemi di resilienza, l’identificazione di suoli idonei per il futuro sviluppo che prenda in considerazione come i ceti sociali a basso reddito possano accedere a tali suoli
- Pianificazione, progettazione e realizzazione di nuovi edifici, quartieri e infrastrutture, con tecniche innovative o esistenti/tradizionali
- Affrontare le esigenze degli insediamenti informali, compresi i deficit di infrastrutture di base come l'acqua, il drenaggio e le opere di ingegneria sanitaria
- Sviluppo e attuazione di norme di costruzione adeguate e conseguente loro uso per valutare le strutture pre-esistenti rispetto alle capacità di resilienza ai rischi potenziali, incorporando adeguatamente misure di adeguamento (retrofitting)
- Massimizzazione dell'utilizzo di soluzioni di design urbano quali superfici impermeabili, aree verdi, zone d’ombra, aree di ritenzione idrica, corridoi di ventilazione ecc., che permettano di affrontare i rischi e allo stesso tempo di ridurre la dipendenza da infrastrutture tecniche come i sistemi di fognatura, dighe, etc.
- Coinvolgimento attivo delle parti interessate in processi decisionali ogni qualvolta che si prendono decisioni sullo sviluppo urbano
- Incorporare nel nuovo sviluppo principi esemplari di progettazione sostenibile, collegandoli ad altri standard esistenti nei casi in cui questo sia opportuno
- Aggiornamento periodico delle norme e degli standard di costruzione per tener conto dei cambiamenti dei dati e delle evidenze relative ai rischi